Noi della Waka Waka elencheremo alcuni casi scandalosi, dai più recenti ai più noti, per far capire che l’errore o l’orrore dell’arbitro c’è ed è evidente, ma non può modificare il regolamento in corso.
GOL NON DATO A LAMPARD - Clamoroso a Bloemfontein l'errore della terna arbitrale durante Germania e Inghilterra, poi conclusasi 4-1. Al 38' del primo tempo, sul risultato di 2-1 per i tedeschi, l'Inghilterra ha segnato il gol del pareggio con Lampard ma l'arbitro, l'uruguaiano Larrionda, non ha concesso il gol. Il pallone dopo aver colpito la traversa ha superato abbondantemente la linea, prima di essere recuperato dal portiere tedesco, ma l'assistente dell'arbitro non ha segnalato la rete. L'immagine tv ha ripreso Capello esultare per il gol ed un attimo dopo piombare nell'incredulità. A bocca aperta è rimasto poi nell'intervallo anche lo stesso direttore di gara, che rivedendo il replay in tv avrebbe esclamato "Oh, mio Dio!". Il clamoroso errore ricorda il gol concesso all'inglese Hurst nella finale dei Mondiali del '66. Per una singolare coincidenza quel gol, non valido, fu segnato proprio alla Germania e servì agli inglesi per vincere la coppa.
GOL IN FUORIGIOCO A TEVEZ - Altrettanto eclatante è stato in serata il gol del vantaggio convalidato all'Argentina, con Tevez, autore del colpo di testa vincente, in evidente posizione di fuorigioco al momento del lancio di Messi. A commettere l'errore l'arbitro italiano Roberto Rosetti e soprattutto il suo secondo assistente Nicola Ayroldi. Furiosi i giocatori messicani e il tecnico Aguirre che hanno visto il replay sui megaschermi dello stadio e hanno vivacemente protestato: il direttore di gara di Torino, dopo essersi consultato con il suo assistente e dopo aver chiesto invano aiuto attraverso l'auricolare agli altri suoi collaboratori, ha però convalidato la rete. La decisione ha acceso gli animi in campo e ha causato a fine primo tempo un accenno di rissa tra i giocatori che sono venuti a contatto alle spalle delle due panchine. Nella ripresa l'Argentina ha dilagato chiudendo 3-1 (gol di Tevez e Higuain), ma a fine partita il tecnico Aguirre è stato durissimo con Rosetti: «La sua è stata una coltellata, quell'errore ha drammaticamente cambiato l'esito della partita».
LA MANO DE DIOS Come non ricordare la rete segnata da Maradona ai mondiale del 1986: era il sesto minuto del secondo tempo, il risultato ancora sullo zero a zero, quando Steve Hodge alzò erroneamente un pallone a campanile all'interno dell'area di rigore. Il portiere inglese, Peter Shilton, tentò di far propria la sfera, grazie alla sua altezza di 185 cm, ma Maradona, sebbene fosse più basso di 20 centimetri, deviò il pallone con il braccio e la palla finì in rete. L'arbitro tunisino Ali Bin Nasser non s'accorse del fallo e convalidò subito la realizzazione.
Nel nostro caso l’arbitro è l’inviato della gazzetta dello sport (Luca Calamai) che, distrattamente o volontariamente, non ha riportato il giallo a Balzaretti e a Lichtsteiner, causando ira, indignazione e perplessità da parte dei partecipante di tutti i fantacalci d’ Italia. L’errore resta, ma il verdetto dell’arbitro non può essere cambiato.
DURA LEX, SED LEX: LA LEGGE E’ DURA, MA E’ LA LEGGE.
è giusto.proprio così, dura lex sed lex. Sono daccordissimo.
RispondiEliminaconcordo!le regole non si cambiano!!!!!!!
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